“Si era appena resa conto che esistono due cose che impediscono a una persona di realizzare i propri sogni: pensare che essi siano impossibili, oppure – grazie a un improvviso scarto della ruota del destino – vedere che si trasformano in qualcosa di possibile quando meno ce lo si aspetta. In quel momento, affiora la paura di un cammino ignoto, di una vita piena di sfide sconosciute, della possibilità che le cose a cui siamo abituati scompaiano per sempre. Le persone vogliono cambiare tutto e, nello stesso tempo, desiderano che ogni cosa continui a essere come prima.”
Paulo Coelho (Il diavolo e la signorina Prym)
Questo è il conflitto che ho nel cuore; un limbo eterno in cui sono imbrigliato. La malinconia d’ottobre mi ci fa pensare più spesso. Ad ogni tazza di tè. Il tempo mi sembra scorra drammaticamente lento, eppure non è mai abbastanza. Ottobre è anche questo. Le distrazioni del Natale sono lontane, il profumo d’estate s’e assopito. È diverso il tempo, in ottobre. Tutto appare immobile e lento. Forse mi serve, questo tempo per pensare. Il silenzio caduto sul borgo dopo la partenza degli ultimi turisti mi parla. A volte è terribilmente chiassoso, ma offre le risposte.